Archivio Arcivescovile e Biblioteca Diocesana
Ravenna, Italy
- Architects
- NUOVOSTUDIO
- Localització
- Via Nino Bixio, 48121 Ravenna, Italy
- Any
- 2013
La nuova biblioteca diocesana di Ravenna si svilupperà su tre piani fuori terra (terra, primo e secondo piano) e sarà caratterizzata da una grande sala a tripla altezza che occuperà l'intero volume della ex sala cinematografica. Il piano terra sarà destinato alla fruizione del pubblico mentre i restanti due piani saranno riservati al personale di servizio ed adibiti ad uffici, laboratori e depositi, ad esclusione della sala riservata alla sezione "fondi antichi" dell'archivio che avrà un accesso accompagnato e controllato. Il progetto, mira ad una ottimizzazione degli spazi esistenti ai fini di una elevata capacità di contenimento del numero di volumi da conservare e di una loro integrazione con le nuove destinazioni d'uso previste, attraverso una soluzione semplice che sostanzialmente va a riutilizzare il volume dell'ex cinema come un unico grande contenitore per libri a tripla altezza. Una grande scaffalatura integrata con un sistema di passerelle metalliche, renderà il libro il protagonista all'interno del grande volume a tripla altezza del nuovo edificio. Il grande spazio, che oltre all'archivio librario, conterrà anche una sala multifunzionale aperta al pubblico, si manifesterà all'esterno soltanto attraverso la scansione regolare delle aperture esistenti in facciata. Un grande lucernario in copertura, posto linearmente in corrispondenza del colmo, illuminerà gli spazi sottostanti. Tre capriate in legno ritmeranno il spazio interno. La grande sala archivio e consultazione sarà inoltre in diretto contatto visivo e fruitivo con l'emeroteca, ubicata al piano terra in prossimità dell'ingresso. Qui è prevista l'unica soluzione architettonica manifesta in facciata: un piccolo inserto contemporaneo che accoglierà l'insegna della biblioteca diocesana e conterrà al suo interno i cancelli scorrevoli per la chiusura notturna del piccolo portico di accesso esistente. Ai due piani superiori, vi si accederà tramite due scale diverse scale. La scala principale, adiacente alla hall di ingresso, servirà anche la sezione fondi antichi posta al piano primo, con accesso controllato. La seconda scala invece, posta all'estremità opposta dell’ingresso, sarà un collegamento verticale di servizio cielo-terra. Tutte le funzioni impiantistiche saranno collocate in un terrazzo ad asola nella copertura, raggiungibile, oltre che dalla scala sopra descritta, anche dall'ascensore ad esso adiacente. Tutta la copertura verrà realizzata ex novo, e seguirà le geometrie dello stato attuale tranne che per il terrazzo impiantistico e per un piccolo volume scatolare posto al di sopra della scala limitrofa all'ingresso che permetterà l'illuminazione della scala stessa attraverso un lucernario. Lo spazio così conformato rientra inoltre all'interno di una logica progettuale che diviene linguaggio architettonico, quella dello spazio stretto compresso all'interno di due alte pareti verticali laterali dove la luce zenitale filtra in maniera inaspettata.
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